Il campionato MotoGP 2016 “finisce” a Motegi: Marquez vince, mentre le Yamaha di Jorge Lorenzo e Valentino Rossi non conquistano punti. Sul podio del GP del Giappone anche Dovizioso
Le possibilità aritmetiche c’erano, ma difficilmente Marc Marquez avrebbe creduto di laurearsi campione del mondo MotoGP 2016 già a Motegi se qualcuno glielo avesse predetto prima del via: invece, complice un vero disastro in casa Yamaha, il pilota di Cervera può festeggiare il titolo iridato proprio sul circuito giapponese di casa Honda. Grande disappunto, ovviamente, nel box rivale che ha dovuto fare i conti nelle battute iniziali della corsa con la scivolata di Valentino Rossi e, quindi, nel finale, con la caduta di un Jorge Lorenzo già dolorante per un altro brutto volo rimediato durante le libere. Anche se il doppio zero Yamaha ci ha messo lo zampino oggi, pieno merito a Marc Marquez, che ha dimostrato quest’anno di essere molto maturato anche caratterialmente, rivelandosi costante e sempre attento in una stagione caratterizzata da mille incognite, a cominciare dal ritorno delle Michelin.
Festeggiano accanto a Marquez sul podio Andrea Dovizioso e Maverick Viñales, che precede la Suzuki del compagno di squadra Espargaro. Assente al via, oltre ad Andrea Iannone, anche Dani Pedrosa, che ha avuto la peggio in un fine settimana funestato dalle cadute. A Pedrosa, volato in Spagna per farsi operare alla clavicola fratturata, i migliori auguri per una pronta guarigione.
Se in MotoGP le prossime emozioni potranno arrivare dalla lotta per il titolo di vice-campione tra Rossi e Lorenzo (per quello che vale per piloti abituati ad avere la vittoria come minimo obiettivo possibile), in Moto2 i giochi iridati sono ancora aperti, anche se la classifica torna a sorridere ampiamente al francese Zarco, quest’oggi secondo dietro a Luthi e bravo ad approfittare del passo falso di Alex Rins, a secco di punti. Ancora sul podio Franco Morbidelli.
Parla italiano la Moto3, dove Enea Bastianini ha trionfato in volata davanti al neo-campione del mondo Brad Binder. Più rocambolesco invece il terzo posto di Bulega, arrivato in realtà non direttamente in pista, ma a causa della penalizzazione inflitta a Ono e al suo team, che non hanno superato i controlli post-gara sui limiti di peso. Fine settimana travagliato quello del giapponese, che in prova aveva dovuto, sempre a seguito di una penalità, cedere la pole all’altro pilota dello Sky Racing Team VR46, Andrea Migno, caduto nelle concitate fasi finali dopo una corsa da protagonista.
Ci sarà tempo per rifarsi: il motomondiale torna infatti in pista fra soli sette giorni, nella suggestiva cornice di Phillip Island. Pronti per una nuova gara MotoGP in Australia? Alla prossima settimana!
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