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Gran Tour of Switzerland, passi svizzeri in moto

Redazione TrueRiders  | 04 Mag 2019  | Tempo di lettura: 5 minuti

Un paesaggio variegato e straordinario che attraversa un’intera regione, la Svizzera, che ci porta alla scoperta di luoghi e attrazioni da favola. Un’alchimia esplosiva quella che ci regala il landscape alle spalle delle nostre Alpi italiane.

Un andirivieni di curve, strade e passi di montagna, laghi, paesaggi glaciali, borghi medievali, città e siti patrimonio UNESCO. Tutto questo a cavallo di alcuni dei passi alpini tra i più belli del Vecchio Continente. 

La Svizzera come l’Italia, l’Austria e la Francia ne è piena. E proprio per rivalutare questi percorsi è stato creato un itinerario ad hoc lungo i passi svizzeri, il Gran Tour of Switzerland. Un percorso da fare in moto o in auto che riunisce in un unico tracciato una così varietà di bellezze da sembrare infinito.

Ben 160 chilometri da macinare in una superficie di 40 mila chilometri quadrati che crea quasi un percorso circolare attorno a 5 passi svizzeri che vi portano oltre il tetto dei 2 mila metri di altezza, 22 laghi, 12 siti Unesco, due riserve della Biosfera in un tour bello e interessante a cavallo tra natura, cultura e storia. 

Il Gran Tour è un condensato esplosivo che riunisce in sé le strade più interessanti e rappresentative della Svizzera di montagna attraverso valli, alpeggi e ghiacciai e attrazioni di grande fascino da personalizzare a seconda del tempo a disposizione e dei propri interessi. Gli amanti dei viaggi, della natura e delle esperienze on the road non possono perderlo.

Il Gran Tour of Switzerland

Un road trip intenso con una grande varietà di esperienze alla scoperta della Svizzera. Questo il focus del giro dei passi svizzeri che da qualche anno attrae sempre più rider, in moto o in automobile. Sì perché il Gran Tour può essere percorso esclusivamente tra le due e le quatto ruote in un tracciato che si snoda prevalentemente su strade secondarie, imboccando l’autostrada solo in alcuni tratti.

Il giro dei passi può essere percorso, dal 2017, anche in modo sostenibile grazie all’auto elettrica. Lungo il percorso, infatti, sono state installate 300 stazioni di ricarica per addentrarsi senza problemi tra i villaggi, le fattorie e le cittadine, tra ghiacciai e funivie.

Per identificare il percorso, inoltre, è stata realizzata una segnaletica turistica di color marrone che si affianca alla carta stradale nazionale e alle mappe ideali per i dispositivi digitali. Per tutti i viaggiatori anche un video interattivo che permette di accedere ad una panoramica dell’itinerario visionando i punti di interesse, le strade, le distanze e i tempi di percorrenza e gli hotel dove fermarsi lungo il Gran Tour.

Oberalppass

Oberalppass, in moto in Svizzera

Inutile dire che questo percorso richiede diversi giorni. Per godersi l’avventura è consigliato non percorrere più di cinque ore al giorno sul veicolo. In questo modo occorre almeno una settimana per completare il tour, sempre in relazione al punto di confine da cui si accede e agli interessi personali. Tra aprile e ottobre il momento migliore per provarlo, ricordando di indossare un abbigliamento adeguato per l’alta montagna.

Il Gran Tour può essere personalizzato percorrendo le strade che più interessano, anche in base ai paesi che si vogliono visitare. In ogni caso il paesaggio è sublime in un territorio a volte arido e selvaggio, altre più verdeggiante e accogliente. L’itinerario prevede anche tre percorsi introduttivi che partono da Basilea, Ginevra e Chiasso. Punti di accesso al Gran Tour e località di grande richiamo. Ma nulla è obbligato nel Gran Tour quindi spazio alla libertà e all’organizzazione personale

In moto tra le curve dei passi svizzeri

Tour in sella attraverso cinque dei passi svizzeri più belli del Paese alla scoperta di paesaggi da favola attraverso il brivido e l’adrenalina di curve, gomiti e tornanti di alta montagna attraverso le Alpi a cavallo tra Italia e Svizzera.

Si parte e si torna a Como per un percorso ad anello attraverso i valichi: Passo del San Gottardo, Furkapass, Grimselpass, Sutenpass e Oberalpass attraversando per oltre 400 chilometri di strada località davvero suggestive.

Il primo tratto dell’itinerario è molto piatto, nulla di che ma ci serve per arrivare al meglio del tour. Da Como lungo l’autostrada A9 in pochi chilometri si passa il confine e si approda in Svizzera. Appena lasciata l’autostrada, dopo Airolo si apre davanti a noi il passo del Gottardo a 2108 metri di altezza. Per arrivare in cima percorriamo la vecchia ma famosa strada di montagna, la Tremola, un capolavoro del Vecchio Secolo che si inerpica in quota attraverso stretti tornanti girando quasi su sé stessa.

Passo del San Gottardo

Passo del San Gottardo, in moto tra Italia e Svizzera

È ancora lastricata in ciottoli di granito fino in cima. Nonostante il tempo l’asfalto è perfetto. Sul Gottardo è d’obbligo la prima sosta, l’aria che si respira è frizzantina e il paesaggio spettacolare. Scendendo dal Gottardo, si potrebbe pensare ad un’altra sosta in una delle diverse aziende agricole della zona. Da queste parti si organizzano, infatti, delle full immersion nei mestieri agricoli. Insieme ad un esperto casaro si può imparare a fare il formaggio con il latte alpino fresco di mungitura.

I “mitici quattro”

Giunti a Hospental si vira sulla Furkastrasse, la strada che ci conduce verso uno dei passi svizzeri e alpini in genere più avvincenti di tutta la catena, il mitico passo del Furka a quota 2436 metri che collega il Canton Uri al Vallese. Da qui si gode di una vista magnifica sul ghiacciaio del Rodano, considerato uno tra i panorami più belli del mondo. impossibile non spegnere i motori.

Dal Furka si passa verso una nuova vetta e verso altre grandi emozioni, quelle che ci regala il passo del Grimsel a 2165 metri sul livello del mare.

Altra sosta doverosa per poi proseguire verso il passo del Susten, a quota 2224 metri. Ancora altri tornati e adrenalina vibrante passando per Wassen e Andermatt e inerpicandosi sulla salita che porta al passo dell’Oberalp, quota 20146 metri.

Lasciamo riposare ancora un po’ la motocicletta per poi fare ritorno a Como passando per Muster, Blenio, Acquarossa, Malvaglia e Biasca e riprendere l’autostrada.

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