Grande Tour dei Borghi d'Italia in moto

Il Grande Tour dei Borghi d’Italia in moto

Redazione TrueRiders  | 12 Ott 2016  | Tempo di lettura: 7 minuti

Un viaggio in moto lungo 2.600 chilometri, con partenza e arrivo a Milano all’insegna dei Borghi d’Italia. Il Grande Tour dei Borghi è l’esperienza che Carlo e Rinaldo hanno voluto fare su due ruote.

Non un giro in moto, non una vacanza, ma un vero e proprio “tour de force” che li ha portati a toccare Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Repubblica di San Marino, Umbria, Lazio, Molise, Puglia e Basilicata in appena 7 giorni, dal 24 al 30 maggio. Carlo a bordo di una BMW R1200 GS e Rinaldo sulla sua BMW F800 R, seguendo i percorsi stradali più belli del Bel Paese.

La loro esperienza è nel diario che trovate qui sotto. Buona lettura e… buon divertimento!

24 maggio 2016 – Primo giorno

Partenza da Milano il 24 maggio 2016 con incontro al casello di Melegnano alle ore 10. Fatte alcune soste, arriviamo a Rimini sud, alle 13. Breve sosta per mangiare un piatto di pasta a qualche km dalla uscita autostrada, in direzione di Monte Grimano Terme. Montegrimano Terme è un bel borgo medioevale con una torre del XIII secolo al centro del paese (Foto 1) e la chiesa prospiciente la stessa piazza del XIX secolo.

Arrivati a San Leo verso le 16, scarichiamo le borse all’ albergo Castello (XIV sec.) nella piazza principale (foto 2). San Leo è un borgo medioevale di 100 abitanti all’interno delle mura antiche e di 2800 con la zona fuori dal borgo. La splendida e visitabile, con un’ arrampicata in mezzo al verde di 20’, Rocca dei Malatesta (foto 3), deve la sua fama anche per il fatto che vi è stato tenuto prigioniero Cagliostro. Merita sicuramente una visita anche per lo splendido panorama sul Borgo e sulla Val Marecchia. Siamo al centro del Montefeltro.

Considerando il periodo fuori stagione, quindi la mancanza di ristoranti aperti, ci siamo fermati a mangiare nell’albergo Castello dove con 20 € abbiamo mangiato piatti tipici molto ben cucinati. La notte con colazione inclusa 50€.

Personale gentilissimo. Ci hanno messo a disposizione un box per le moto. Oggi abbiamo percorso 371 km

25 maggio – Secondo giorno

Partenza da San Leo alle 9, facciamo una sosta per visitare l’Abbazia di San Francesco di Monte Fiorentino. Visita di Frontino, posto da sogno, dove abbiamo incontrato una signora che si è trasferita da Como e la cui casa nel febbraio del 2012 e stata sepolta da 3 metri di neve. Il numero dei residenti si è ridotto a soli 39 abitanti. Non siano riusciti a trovare un ristorante-trattoria.

Ripartiamo, ci danno indicazione sbagliata per un ristorante, torniamo indietro e ci fermiamo al bar Piccadilly all’incrocio con la SS Flaminia. Pranzo leggero ma completo a 7€! Dopo pranzo raggiungiamo Mondavio, dominato dal castello dei Della Rovere con fossato e catapulte molto ben conservate (foto 5 e 6).

A Corinaldo ci fermiamo nel bellissimo hoteI “diffuso” “i Tigli”, chiamato anche Palazzo delle Meraviglie. Ci danno la suite Ducale, due stanze con due bagni con vista strepitosa sulle colline marchigiane (foto 7 e 8). Arroccato su un colle, Corinaldo è simbolicamente rappresentato dalle sue mura quattrocentesche praticamente intatte e tutte percorribili. Il centro del paese è incorniciato da una splendida scalinata di cento gradini (foto 9), circondata da splendide costruzioni in mattoni rossi, numerosi i monumenti storici e le chiese degne di visita. Oggi abbiamo percorso 119 km.

26 maggio – Terzo giorno

Dopo colazione, partenza per Offagna, una rocca che fu di “capitani di ventura” con una piazzetta capolavoro subito dietro il castello (foto 10), da cui si gode anche una vista fantastica.

Proseguiamo per Montecassiano dominato dalla splendida piazza del medioevale Municipio. Si riparte per Montelupone, altro imperdibile borgo medioevale, dove ci fermiamo a mangiare in una piccola tipica osteria penne ai carciofi, specialità del luogo.

Subito dopo pranzo il viaggio ci porta a Montecosaro a pochi km in linea d’aria dal mare. Si entra nel borgo dalla porta San Lorenzo inglobata nel palazzo Marinozzi, circondata dalle antiche e perfettamente conservate mura medioevali. L’interno è un’ intricata serie di stradine sali e scendi che ti proiettano indietro nel tempo di sei-sette secoli. Questa sensazione la proviamo in tutti i borghi che abbiamo visitato in questo viaggio.

Saltiamo il programmato Moresco per carenza di tempo e puntiamo su Sarnano, (foto 13 e 14) bellissimo borgo con un centro storico che non ha nulla da invidiare ai precedenti. Cena al ristorante Clarisse, gestito dal figlio di uno strumentista della Banda “ La Racchia” , dove con 20€ a testa mangiamo squisiti ravioli e taglioli al tartufo e un tagliere di ottimi formaggi locali. Oggi abbiamo percorso 159 km.

27 maggio – Quarto giorno

Nota bene: questo viaggio è stato organizzato ben prima del terremoto del 24 agosto 2016. Alle popolazioni di Arquata del Tronto, di Amatrice e di tutte le zone colpite dal sisma va tutta la solidarietà della redazione di TrueRiders. Vi invitiamo contestualmente a verificare per tempo le condizioni e l’eventuale percorribilità delle strade che attraversano le zone del terremoto. 

Alle 9.15 partiamo per Sassotetto, n una splendida giornata di sole, poi sosta alla località “ La Pintura “ in cima al passo per caffè e chiacchierata col gestore della trattoria. Scendiamo a Bolognola poi Fiastra dove decidiamo di prendere la strada più suggestiva che attraversa la montagna per arrivare a Visso. In cima ci troviamo all’ Abbazia di Macereto di Ussita, costruita su una antica cappella ancora visibile all’interno. Arrivati a Visso proseguiamo per Castelsantangelo sul Nera , poi per Castelluccio su una strada circondata da un paesaggio meraviglioso, arriviamo ad Arquata del Tronto, poi prendiamo la strada Verricese passando per Amatrice e ci fermiamo a mangiare da Thomas a Montereale. Malgrado l’oste ci offrisse piatti locali fra i quali l’amatriciana, abbiamo optato per una leggera insalata.

Arriviamo a Casteldelmonte alle 17, pernottiamo al Rifugio del Pastore per 40 € con la colazione. Purtroppo il centro storico, anche se parzialmente visitabile, è tutto un cantiere per la ricostruzione post sisma. Ceniamo molto bene nel ristorante “La Loggia” al primo piano vicino al bar lato piazza. Ottima minestra di ceci e un piatto di pecorino di quattro differenti stagionature (questo era ed è un paese di pastori)

Oggi abbiamo percorso 216 km molto impegnativi percorrendo strade di collina e di montagna immersi in una natura mozzafiato: è stato indimenticabile il tratto da Sassotetto a Castelluccio “circumnavigando” i Monti Sibillini.

28 maggio – Quinto giorno

Partiamo da Castel del Monte con una temperatura di 20°C, passiamo sotto Navelli, ma non ci fermiamo, entriamo a Raiano, attraversiamo, Sulmona (la patria dei confetti Pelino), Pettorano sul Gizio, Castel di Sangro e Isernia, passiamo per la piana delle Cinque Miglia, il cui paesaggio dagli intensi colori dei fiori ci lascia a bocca aperta.

In lontananza il gruppo della Maiella ancora imbiancato. Passiamo da Campobasso, prima di entrare in Puglia prendiamo la strada che si inerpica sui monti con un panorama incredibile sul Tavoliere, e arriviamo ad Alberona da una strada accidentata. Pernottiamo al bed and breakfast “ I Templari di Alberona”, una casa del 1200 effettivamente costruita dai Templari che da questa altezza controllavano i pellegrini che transitavano da Alberona per andare a Brindisi per imbarcarsi per la terra santa. Il proprietario Leonardo è un avvocato penalista con studio a Foggia da poco eletto Sindaco di Alberona. Con la moglie ha ristrutturato con gusto questo bellissimo B&B.

Oggi abbiamo percorso 264 km misti tra tratti di strade statali veloci e tratti sinuosi con forti sali e scendi.

29 maggio – Sesto giorno

Colazione a I Templari, Leonardo ci accompagna al box, abbiamo speso 45€ con un ricordo di accoglienza accurata e amichevole. Tra l’altro in albergo c’erano altre quattro moto di Romani.

Prima tappa a Bovino, dove c’era un autoraduno di auto d’epoca e dove ci fermiamo per il solito caffè di metà mattina. Fatto il giro del paese che domina il Tavoliere della Puglia fino al mare. Il paese è caratterizzato da casette bianche con portali in pietra, scalinate ripide nei vicoli, palazzetti nobiliari e una bella cattedrale del XII secolo.

Scendiamo a valle puntando verso Bari, dove abbiamo trovato per la prima volta il caldo con punte di 34 gradi. Il trasferimento fino a Cisternino è monotono e soffocante. A Cisternino pernottiamo al Riposo del Vento che è una masseria restaurata di trulli. Ci danno una coppia di trulli uniti insieme in modo da avere due camere da letto con due bagni, una cucina ed una saletta, il tutto in mezzo agli ulivi in un silenzio “assordante“. Posto molto ventoso ma con profumi di erbe e piante particolari.

La parte vecchia di Cisternino è un borgo con strade strette completamente restaurato che in alcuni tratti ricordano i dedali di vicoli di una casbah araba. Cisternino è una tappa pugliese obbligata. Ceniamo a Casalini, un sobborgo di Cisternino, alla Locanda del Ristoro dove mangiamo delle ottime orecchiette con cime di rape fatte a regola d’arte.

Oggi abbiamo percorso 280 km in una tappa di trasferimento in parte noiosa.

30 maggio – Settimo giorno

Bella colazione tra i trulli, poi partenza per Locorotondo, posto incantevole, da non perdere , simile a Cisternino ma più piccolo, con begli scorci di panorama sulla valle d’Itria.

Partiamo per Martina Franca, Massafra, lungo la via Adriatica, poi Castellaneta. Passiamo per Matera, ma non ci fermiamo . Sosta a Ferrandina Scalo per un’insalata, poi proseguiamo deviamo in direzione di Castelmezzano inerpicandoci in un tratto di strada sinuosa: arrivati al punto più alto , passando nell’altro versante, spunta questo paese-presepe incastonato tra le Alpi lucane; affacciato sull’altro versante c’è Pietrapertosa. È un posto magnifico, fuori dai circuiti turistici tradizionali, sospeso nel tempo e nello spazio. Qui è stato girato il film “Un Paese quasi perfetto” presentato a marzo del 2106.

Sono le 16 e fin qui, oggi, abbiamo percorso 188 km. Il viaggio finisce qui, all’ultima tappa. Rinaldo dirige la sua due ruote verso il sud e prosegue il suo viaggio verso la costa della Basilicata, in particolare passerà la notte al Lido di Policoro all’interno di un bellissimo parco e risalire passando per la Costiera Amalfitana.

Carlo decide di fare in giornata un’altra tirata verso nord e si ferma alle 20.45 prima di Tarquinia in una casa ristrutturato in mezzo alla campagna, al B&B Naumanni percorrendo altri 482 km per complessivi 670 km nella giornata. Per rientrare a Milano ci sono altri 530 km. Nel nostro giro abbiamo percorso circa 2600 km.

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