La meta perfetta a due passi dall'Italia: un viaggio nelle "Terre irredente" è il modo giusto per vivere tre paesi in una volta sola

La meta perfetta a due passi dall’Italia: un viaggio nelle “Terre irredente” è il modo giusto per vivere tre paesi in una volta sola

Adriano Bocci  | 06 Dic 2024  | Tempo di lettura: 5 minuti
La città di Rovigno, una delle più interessanti mete di Istria e Dalmazia
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Trieste, Capodistria, Pola e Fiume: sono loro le città più celebri dell’Istria e Dalmazia. Un itinerario in moto lungo le terre che furono italiane e che ancora oggi stupiscono e incantano i visitatori.
Un’idea di viaggio su due ruote lungo l’Istria e la Dalmazia, quelle regioni appartenute all’Italia a cavallo tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, e che conservano una importante impronta culturale legata al Bel Paese. 310 chilometri di percorso internazionale, da scoprire insieme. Pronti a partire?

Istria e Dalmazia in moto. L’itinerario

Mappa

Itinerario

Parti da Trieste dirigendoti verso la zona industriale. Prosegui lungo la SP15 attraversando Aquilinia. Supera le località di Vignano e Belpoggio, quindi oltrepassa il confine ed entra in territorio sloveno. Continua sulla Strada 741/H5 fino a raggiungere Capodistria. Da qui imbocca la 625 in direzione di Gracischie. Procedi lungo la 208 e fatti il confine croato per arrivare a Mani Mlun.
Continua sulla Strada 44 verso Montona e poi segui la Strada 21 che ti porta direttamente a Pola. Riprendi il viaggio lasciando Pola in direzione nord e imbocca la Strada 66, costeggiando l’Adriatico da Fianona a Abbazia, fino a raggiungere Fiume.
Dopo una sosta a Fiume riparti seguendo la stessa strada fino a Matulji. Devia sulla Strada 8, costeggia l’Autostrada A7 e oltrepassa il confine sloveno a Pasjak sulla E61. Continua verso Starod, attraversa Castelnuovo d’Istria, quindi passa per Obrov, Matteria e Cosina, fino a rientrare in Italia. Una volta che rientri segui la SS14, attraversando Pesek e Basovizza per tornare finalmente a Trieste.

Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono: SP15, Strada 741/H5, Strada 625, Strada 208, Strada 44, Strada 21, Strada 66, Strada 8, E61 e SS14.
Per l’itinerario diretto (e dinamico) su Maps tocca qui.

Cosa vedere e come muoversi nelle “Terre irredente”

Castello di Miramare, Trieste, Italia
Castello di Miramare, Trieste

La città irredenta, Trieste, antico punto di riferimento della Venezia Giulia e più grande porto in Italia per numero di merci che vi passano in entrata e in uscita. Questa splendida città, che mescola architetture mediterranee e mitteleuropee, ci accoglie con lo splendido Castello di Miramare, la Piazza Unità d’Italia e l’antica Cattedrale di San Giusto.
Una volta usciti dalla città in direzione della Zona industriale, passiamo per Aquilinia lungo la SP15 e oltrepassata Vignano e Belpoggio, ci ritroviamo già in territorio sloveno. In pochi chilometri, lungo la strada 741/H5, raggiungiamo Capodistria, dalla quale poi proseguiamo sulla 625 verso Gracischie; da qui continuiamo sulla 208 e, in una decina di chilometri, entriamo in Croazia, seguendo la Strada 201 fino a Mani Mlun.
Da qui, proseguiamo sulla Strada 44 in direzione di Montona e, una volta raggiunta Štuti, seguiamo la Strada 21 che in circa 50 chilometri di percorso ci permette di arrivare a Pola, prima tappa del nostro viaggio in moto.

Arena di Pula, Pula
L’Arena di Pula, l’antico anfiteatro della città

Capoluogo storico e culturale dell’Istria, Pola (o Pula) è la “città dei sette colli”, alla pari di Roma. Splendidamente arricchita da monumenti proprio di epoca romana e non solo, come gli anfiteatri, questa bella città istriana ospita ancora oggi un 4% della popolazione di madrelingua italiana, il secondo gruppo linguistico più numeroso dopo quello croato, ed è infatti una città bilingue, dove cartelli e indicazioni sono fornite in croato e in italiano. Pula/Pola, insomma.
Cosa vedere a Pola? Il monumento più famoso è l’Arena di Pola (questo qui sopra), che tutt’oggi ospita eventi e concerti. Il Foro Romano fa da piazza principale ed è dove si trova il Tempio di Augusto del I secolo d.C. Lì c’è pure l’Arco dei Sergi, o Porta Aurea, un arco trionfale del I secolo a.C.
Da vedere a Pola ci spicca la Cattedrale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria che sta vicino al porto ed è del V secolo. Il Castello di Pola invece è una fortezza veneziana del XVI secolo, e dentro ha il Museo Storico dell’Istria.
Lasciata Pola riprendiamo la strada in direzione nord, entrando nell’entroterra croato. Seguiamo la Strada 66 per quasi cento chilometri, con la costa adriatica che ci accompagna da Fianona fino ad Abbazia e, da qui, direttamente verso Fiume, punto più orientale del nostro viaggio.

Cattedrale di Fiume, detta Rijeka
La Cattedrale della città croata di Fiume, detta anche Rijeka

Fiume/Rijeka è una città dalle caratteristiche molto diverse da Pola, soprattutto dal punto di vista architettonico. È infatti scandita da monumenti e palazzi dal gusto più europeo, con alcune eccezioni, come ad esempio la Cattedrale di San Vito che è stupenda e barocca, e ancora oggi la sua presenza italiana costituisce il secondo gruppo demografico e linguistico della città (pur con un ridottissimo 2%).
Cosa vedere a Fiume? In primis il centro: lì c’è il Korzo che è la via pedonale principale, iper fiancheggiata da caffè, negozi e palazzi in stile austro-ungarico, e sempre lungo la strada c’è la Torre Civica che fa da ingresso alla città vecchia. Vicino al porto c’è il Mercato Centrale che può interessare mucho, mentre a est dal centro c’è la spiaggia di Sablićevo.
Sulla collina di Trsat si erge il Castello di Trsat con una bella vista panoramica sul Golfo del Quarnero; lì accanto c’è il Santuario della Madonna di Trsat che è una delle mete di pellegrinaggio più antiche della Croazia. Non sottovalutare Fiume a livello di bellezza, è stata Capitale Europea della Cultura 2020.

Dopo esserci concessi una bella sosta in città, ripartiamo alla volta di Trieste. Seguiamo la stessa strada dell’andata fino a Matulji, da dove deviamo sulla Strada 8 (che costeggia l’Autostrada A7, che porta fino a Lubiana, capitale slovena) fino al confine di Pasjak, lungo la Strada Europea E61. Entrati in Slovenia, proseguiamo sulla E61 verso Starod e Castelnuovo d’Istria, passando per Obrov, Matteria e Cosina, fino ad arrivare al confine italiano.
Seguiamo dunque la SS14, che tocca Pesek/Pese di Grozzana e, passando per Basovizza, prosegue lungo Via Carnaro per rientrare finalmente a Trieste città. Se non ne hai ancora abbastanza, considera che in zona Trieste c’è una delle strade più panoramiche da motociclettare felicemente: la Strada Costiera Triestina.
A proposito: una cosa che dovresti vedere è la stessa della copertina, la quasi-isola d’Istria, Rovigno.

Adriano Bocci
Adriano Bocci


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