La Via del Sale ha una lunghissima storia. Come dice il nome, è sempre stata un’arteria fondamentale per il trasporto del sale nella zona, che attraversa il confine tra Francia e Italia. Considerata uno dei percorsi più suggestivi delle Alpi Piemontesi, questo percorso dona paesaggi immersivi e opere architettoniche secolari davvero affascinanti.
La strada che collega Limone Piemonte a Ventimiglia, è considerato uno dei percorsi irrinunciabili per gli appassionati del mototurismo d’altura. Si tratta insomma di un tracciato che aspetta solamente noi. E allora: Via del Sale moto itinerario, ecco tutto quello che dobbiamo sapere per una gita indimenticabile.
L’inizio del percorso vero e propria della Via del Sale si trova a circa 1100 metri di altitudine, nel centro abitato di Limone Piemonte. Da qui, seguendo una meravigliosa scenografia di fortificazioni militari risalenti al tardo Ottocento, arriviamo al Colle di Tenda. Già in questa prima fase si alternano strade asfaltate a strade sterrate e affrontiamo i primi tratti in salita. Superato il Colle di Tenda, proseguiamo per Colle della Perla e Colle della Boaria. Qui vi consigliamo la prima sosta, dal momento che ci aspettano le salite più ripide; magari intorno al Lago della Perla a quota 2000 metri, intorno al quale i gias, i pastori del luogo, pascolano le loro mandrie.
Cartelli stradali nel centro di Ventimiglia
Proseguendo da Colle della Boaria oltrepassiamo il confine francese, attraversando il Gruppo del Marguareis fino a toccare i circa 2270 metri dello Château Chevolail. Da qui un tratto in discesa ci fa fare nuovamente capolino in Italia, attraversando il confine di Colle dei Signori, situato a circa 2100 metri sul mare. Proseguiamo verso il Passo del Tanarello e successivamente verso il Passo delle Navette, entrambi noti per l’alternarsi di salite e discese. Se vogliamo dividere il viaggio in due giorni, potremmo scegliere di trascorrere la notte in uno dei rifugi di zona. Le tappe consigliate? Il Passo del Collardente o il Col Bertrand, quest’ultimo a poco più di 1900 metri sul livello del mare.
Da qui il percorso della Via del Sale inizia a discendere progressivamente in direzione del Mar Ligure. Affrontiamo le salite del Monte Pietravecchia e il Monte Toraggio, per proseguire lungo un meraviglioso tratto in discesa che ci porta verso la Valle del Corvo. Davanti a noi si apre un bivio: una strada porta nuovamente verso la Francia ed è dominata da strade alquanto ostili, mentre l’altra è formata da un tratto di circa 15 chilometri in asfalto che attraversa Sella di Gouta e Margherita dei Boschi. Da qui solo un tratto di 20 chilometri di fuoristrada e 20 chilometri di asfalto, ci separa dalla meravigliosa meta finale: Ventimiglia.
La lunghezza della Via del Sale varia in base all’itinerario che decidiamo di intraprendere e soprattutto dalle numero di tappe che decidiamo di regalarci. Noi vi consigliamo di dedicare almeno due giorni a questa avventura, così da godervi ogni singolo istante e borgo.
Gran parte del percorso, sia sul territorio italiano che su quello francese, è in buone condizioni. Non mancano però alcuni tratti un po’ più impervi, dove l’asfalto non è in ottime condizioni: in questi casi è fondamentale prestare attenzione e guidare con cautela.
La Via del Sale è decisamente rinomata e richiama ogni anno migliaia di visitatori. Per questo il nostro primo consiglio è di pianificare per tempo il viaggio, per evitare la strada trafficata. Il periodo ideale per questo percorso è quello a cavallo tra l’estate e l’autunno, periodo in cui è possibile ammirare al meglio i meravigliosi paesaggi tinti di colori caldi e in cui la probabilità di giornate troppo calde o, al contrario, fredde e piovose, è assai bassa.
L’antica strada romana verso la Via del Sale (Limonetto di Limone Piemonte)
I primi percorsi risalgono all’epoca romana, benché si attribuisca la costruzione vera e propria al periodo carolingio. Nel corso dei secoli si sono succeduti diversi interventi sul tracciato, ad esempio durante il Rinascimento, e fino all’Ottocento: quando con l’Unità d’Italia vennero rivisti i confini. Più recentemente, la zona è stata coinvolta dalla realizzazione della linea ferroviaria Cuneo-Limone-Ventimiglia-Nizza.
L’importanza storica del percorso si deve alla sua capacità di collegare due nodi strategici: Limone Piemonte e Ventimiglia. Se la prima in passato era un nodo commerciale centrale per lo scambio del sale, la seconda permetteva il trasporto della materia prima via mare. D’altronde non dimentichiamo quanto in passato il sale fosse considerato un bene di lusso: il suo trasporto richiedeva di seguire percorsi sicuri, facili e veloci; la Via del Sale tra Piemonte e Liguria era proprio uno di questi.
Il borgo di Triora, la “Città delle Streghe”
Essendo un antico tracciato commerciale, ovviamente la Via del Sale è puntellata di piccoli luoghi di grande interesse. Sicuramente la cittadina francese di Tenda merita una visita. Si tratta del più grande comune sulle Alpi Marittime, nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra dove si alternano paesaggi montuosi a scorci urbani pittoreschi. La particolarità di questa città è che è stata alternativamente provenzale, savoiarda, francese, italiana, poi di nuovo francese, determinando inevitabilmente l’aspetto e la cultura locale. Qui l’atmosfera artistica è assolutamente particolare, con una fusione di stili e influenze che ricorda le travagliate vicende della zona.
La Brigue è un altro borgo in Alta Val Roya che oggi conta 700 abitanti. Feudo della potente famiglia dei Lascaris di Ventimiglia che qui fece erigere un imponente castello, la cittadina fu crocevia della terra brigasca.
Di sicuro interesse è Triora, il borgo delle streghe e tra i più interessanti esempi di borghi liguri d’altura. Qui è possibile visitare i luoghi dell’Inquisizione, della caccia alle streghe e dei processi durante i quali giovani donne venivano accusate di stregoneria per poi essere arse vive.
Ma in realtà sono molti altri i borghi che si incontrano lungo il tracciato. Briga Alta, Casterino, Garessio, Limone Piemonte, Mendatica, Monesi e Piaggia, Ormea, Pigna, Triora, Upega.
Quello che vi suggeriamo noi è di fermarvi almeno una notte per godere al massimo dell’avventura. Vogliamo suggerirvi alcune strutture in cui fermarvi lungo il percorso.
Limone Piemonte Chalet 1400 a Panice Soprana è una struttura in cui innovazione e tradizione si fondono creando un ambiente di prestigio. Legno e pietra lo immergono perfettamente nel paesaggio montano circostante.
La Locanda d’Upega a Briga Alta. Nell’Alta Valle del Tanaro offre un ambiente tranquillo e familiare adatto a chi vuole rilassarsi godendo dell’atmosfera montana. La cucina genuina è frutto della passione e dei prodotti dei proprietari della locanda.
Auberg Saint Martin a La Brigue è un luogo centenario, completamente ristrutturato nel 2012. Solo nove camere con una vista mozzafiato sulle montagne per una sosta da sogno. Nel ristorante potete assaggiare specialità locali uniche!
Scoprite anche un altro tratto della Via del Sale in moto: Passo del Cirone tra gli Appennini!
Laureata in Lettere Moderne e insegnante di scuola superiore, ho fatto della mia passione per l'Italiano anche un lavoro. Infatti ogni pomeriggio indosso i panni della Copywriter e, decisa a raccontare il mondo, scrivo da diversi anni di turismo e di sosteniblità aziendale. Collaboro con diverse realtà, tra le quali TrueRiders, che mi permette di trasformare l'euforia sulla tastiera in adrenalina su due ruote.
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